Valutazione e diagnosi del profilo di personalità mediante l’utilizzo di strumenti diagnostici ampiamente riconosciuti dalla letteratura scientifica quali: MMPI-II, Rorschach e CBA.
L’MMPI-II è un test ad ampio spettro costituito per valutare le maggiori caratteristiche strutturali di personalità ed i disordini di tipo emotivo. Grazie alla facilità di somministrazione, questo strumento si è rivelato di grande aiuto nella formulazione di diagnosi psichiatriche e psicologiche e nel determinare la gravità del disturbo psicopatologico riscontrato nel soggetto. Si è inoltre dimostrato utile ai fini del controllo terapeutico per la valutazione degli effetti di una terapia o altri eventuali mutamenti insorti successivamente.
Il test di Rorschach valuta i diversi aspetti della personalità, le capacità reattive o i fattori di inibizione, individua le aree di conflitto, verifica la stabilità emotiva, l’adattamento sociale, il controllo affettivo. Emerge così la descrizione di un profilo di personalità dettagliato e completo.
In ambito forense il Test di Rorschach è uno dei test più utilizzati; in campo civile e medico legale permette infatti la valutazione del danno esistenziale, del mobbing, e del risarcimento danno. In tale contesto il Rorschach è uno strumento di grande importanza soprattutto perché offre scarsa possibilità al soggetto di manipolare le informazioni allo scopo di trarne un vantaggio.
Il CBA è una batteria di più test a vasto spettro, che mira a molteplici scopi: fornire una precisa valutazione dei problemi che il soggetto lamenta; fornire indicazioni sugli approfondimenti più appropriati per una loro comprensione; raccogliere in modo uniforme un’anamnesi psicosociale del soggetto; dare un ampio ventaglio di misurazioni iniziali, rispetto alle quali valutare l’evoluzione del caso e l’esito di un eventuale trattamento; fornire misurazioni di alcuni costrutti psicologici di primaria importanza quali l’ansia di stato, la depressione, le paure, le ossessioni, le compulsioni, i disturbi psicofisiologici; dare una valutazione di alcune variabili di tratto costituenti indici prognostici riferiti al rischio del soggetto di sviluppare, in presenza di determinate pressioni ambientali, disturbi e disadattamento; suggerire ipotesi relative alle relazioni funzionali che possono intercorrere tra problemi e disturbi attuali ed eventuali manifestazioni disadattive presenti nell’ambito familiare e socioprofessionale del soggetto.
Esistono poi dei test specifici per la valutazione di singoli disturbi.
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